lunedì 27 marzo 2017

L' Emetofobia. Superarla in tempi brevi





Il termine Emetofobia deriva dal greco  émetos ‘vomito’ e fobia (sec. XX) e consiste nella paura di vomitare in pubblico.

Alla base può esserci un'esperienza sgradevole in cui si è stati male ma questo non è detto che si verifichi in tutti i casi. Quello che è certo è che l'ansia di perdere il controllo ed avere nausea fino al punto di vomitare può essere così forte da causare un attacco di panico.

La Terapia Breve Strategica mira a risolvere in tempi brevi questo problema smontando inizialmentei tentativi disfunzionali che la persona attua per venir fuori dal disagio che prova.
Nello specifico chi soffre di Emetofobia evita alcuni luoghi o situazioni: ristoranti, bar, luoghi di svago dove teme che non possa esserci un bagno, luoghi troppo affollati e non conosciuti... Inoltre vengono messe in atto alcune precauzioni che complicano il problema: ridurre la quantità di cibo per paura di star male, sedersi nei locali in prossimità del bagno o dell'uscita, limitare le uscite stesse solo a posti familiari.

Spesso la paura di star male fa profetizzare ciò che di teme e quindi si innesca un meccanismo per cui alla persona viene realmente nausea, mal di stomaco e/o mal di pancia come effetto dell'ansia. Sovente il fatto di parlare con le altre persone di questo disagio non porta sollievo, in quanto gli altri solitamente lo minimizzano, bensì un peggioramento del problema stesso.

Gli esiti positivi dell'applicazione del modello strategico si attestano sul 88% dei casi trattati , con una efficacia ancora più elevata per i disturbi fobico-ossessivi, come l'emetofobia, dove l'efficacia raggiunge il 95%.


Bibliografia