lunedì 20 gennaio 2014

ANORESSIA E TERAPIA BREVE STRATEGICA

L'anoressia è un disturbo assai invalidante assimilabile ad una "voragine dentro alla persona", che mette a dura prova la bravura e competenza di molti psicologi e psicoterapeuti. Comunque, sembra che  la Terapia Breve Strategica, oltre all'efficacia ed efficienza sui disturbi fobici ed ossessivi, si sia rivelata una soluzione anche a questa problematica (circa 83% dei casi risolti). 
Come si struttura questo problema? 
In alcuni casi la persona può' ridurre la propria alimentazione per essere piu' carina ma con la ripetizione della restrizione alimentare, l'ossessione di diventare magra si struttura in modo sempre più persistente e si manifesta con una compulsione crescente all'evitamento alimentare. 
Si realizza un effetto paradosso: più dimagrisco, più mi vedo grassa e più cerco di dimagrire. Sembra quasi che le  le ragazze o donne che soffrono di anoressia portino delle "lenti deformanti".
Qual'è il vantaggio secondario della magrezza?
Spesso ci troviamo di fronte ragazze molto sensibili, ricettive che attraverso il dimagrimento e il controllo del peso raggiungono una sorta di anestesia da ogni emozione perturbante.. che garantisce una sorta di armatura da ogni emozione spiacevole.,,Il problema è che il controllo delle emozioni, delle sensazioni e del cibo diventa così ben riuscito da non poterne più fare a meno..



Come avviene l'intervento secondo l'approccio strategico?
Per quanto riguardo l'anoressia giovanile è bene intervenire sull'intero sistema familiare, nel caso di un'anoressia adulta è previsto un trattamento individuale.
Lo scopo è rompere il circolo vizioso legato al cibo e recuperare una "vita".. con tutte le paure, emozioni ed esperienze connesse.

Bibliografia 
Nardone, G. (2007). La dieta paradossale. Milano: Ponte alle Grazie
Nardone, G. (2003) .Al di là dell'amore e dell'odio per il cibo. Guarire rapidamente le patologie alimentari. Bur. Rizzoli
Nardone, G., Verbitz, T., Milanese R. (2009). Le prigioni del cibo. Milano: Ponte alle Grazie. 

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